Viene definita ferita una lesione dello strato superficiale della pelle, con o senza perdita di sangue. Le ferite vengono suddivise in categorie.
Le ferite vengono dette abrasioni quando sono superficiali causate da un trauma che colpisce di striscio la cute, senza perdita di sangue. Le escoriazioni sono lesioni superficiali della pelle, dove però vediamo una fuoriuscita di sangue.
Vengono ulteriormente suddivise in base agli oggetti che le causano; vengono definite da punta quelle causate da oggetti appuntiti, da taglio quelle da taglienti che creano lembo regolari, lacere quando gli oggetti taglienti creano bordi irregolari, lacero-contuse quando oltre ad essere causate da oggetti che tagliano e a presentare bordi irregolari, presentano anche contusione.
Nelle ferite senza perdita di sangue, la guarigione avviene più velocemente e sono ferite che necessitano di meno attenzione: basterà disinfettare la zona. Se, invece, abbiamo una perdita di sangue la medicazione dovrà essere più accurata e sarà necessario coprire la ferita con un cerotto o una medicazione mirata in base all’estensione e alla gravità.
Infine abbiamo ferite definite acute e altre croniche perché persistono o si ripresentano in forma più o meno grave nel tempo…
Quando ci feriamo uno dei rischi maggiori è la lesione di un vaso sanguigno che comporta un’emorragia. Quanto più il vaso è grosso, quanto più la perdita di sangue sarà cospicua e di conseguenza grave, fino a comportare uno stato di shock o peggio se non si interviene per tempo.
Le emorragie possono essere capillari quando il sangue è rosso vivo ma esce in piccole quantità dalla ferita, arteriose quando il sangue rosso acceso (perché ricco di ossigeno) esce a getto e in sincronia con il battito del nostro cuore e, infine, venose quando il sangue è più scuro ed esce con meno pressione anche se può essere sempre una fuoriuscita abbondante.
Indi per cui… state attenti a non farvi male! 😉
Un abbraccio!
Elena