Chi dedica parte della sua attività professionale a fare assistenza a manifestazioni sportive di lunga durata, potrebbe aver visto quella che viene definita comunemente sindrome del piede bagnato.
Con questo nome altro non si indica che una macerazione del piede che si manifesta in casi particolari concomitanti: ipersudorazione, caldo, elevata umidità, scarpe non troppo traspiranti, piedi troppo spesso in acqua.
Il problema si manifesta perché si forma un’eccessiva presenza di acqua nello strato corneo e il caldo umido favorisce la proliferazione di batteri che vanno ancora più a lavorare sull’epidermide interna. Di solito la sindrome si manifesta tra le dita dei piedi, ma si può espandere anche su tutto il resto del piede.
Sembra che il piede si disintegri e lo spettacolo non è né bello da vivere né da vedere… il tutto avviene proprio a causa dei batteri ed il maggior indiziato è un batterio che si chiama Pseudomonas. Questo batterio, che vive bene nel caldo umido, produce enzimi che mangiamo le proteine distruggendo la pelle e causando vaste erosioni. Non è comunque l’unico battere che può dar il via al tutto.
La sindrome si manifesta spesso in chi per lavoro vive con i piedi a mollo per tanto tempo, ma anche in atleti che magari corrono e/o camminano per km senza lasciare tregua ai piedi, peggio ancora se lo fanno tra corsi d’acqua o sul terreno bagnato, o nel fango.
L’ipersudorazione patologica del piede è un altro fattore di rischio, al di là della temperatura esterna.
Il problema, oltre al dolore, è che si rischia che l’infezione si propaghi per questo è un problema che non va sottovalutato.
Vietato improvvisare! Il medico ci darà il trattamento più adatto per far asciugare e seccare la pelle e per evitare che i batteri prolifichino.
Meglio, ovviamente, evitare di mettere ulteriormente i piedi a bagno e non applicare creme idratanti che spesso rischiano di rendere il quadro ancora più complesso!
Ovviamente… massaggio ai piedi: vietato!
Un abbraccio!
Elena