Se cercate un olio essenziale utile in questa stagione e che evochi un profumo intenso di natura e di montagna, potete optare per il pino montano e il pino mugo.
Il pino mugo è una pianta che cresce spontaneamente in Europa centrale, nelle zone alpine e prealpine e nella zona balcanica.
L’olio essenziale si ottiene per corrente di vapore dalle foglie e dai rametti; è un olio balsamico con effetti positivi sul nostro apparato respiratorio.
È, infatti, un olio essenziale utile in caso di tosse, bronchite e sinusite; ha un effetto antisettico rendendo l’aria dell’ambiente in cui viene diffuso più profumata e “sana”.
Ha un effetto iperemico sulla pelle, motivo per cui – usato diluito in olio vettore – porta sollievo in caso di dolori muscolari, da artrite e da reumatismi, se usato a livello topico.
Inoltre va a stimolare il sistema nervoso, rendendo la mente più reattiva e i pensieri più chiari e costruiti.
Possiamo usare quest’olio per ottenere un effetto balsamico nelle stanze in cui soggiorniamo: usato da solo o in combinazione con altre essenze (timo, eucalipto, menta, arancio…) andrà a portare beneficio a corpo e mente, dandoci anche l’idea di spazi aperti. E’, infatti, un olio particolarmente adatto per quelle persone che soffrono nello stare troppo negli spazi chiusi e avvertono la necessità di “aria”. Quando questo non è possibile per uno stile di vita sempre di corsa, sempre rinchiusi tra casa e ufficio, possiamo sfruttare il nostro olfatto per evocare un’idea di libertà.
L’olio di pino mugo viene poi spesso utilizzato in unguenti e gel per lenire dolori muscolari ed articolari; oltre ad affidarci ai prodotti già presenti in commercio, possiamo usarlo diluito in 30ml di olio vettore, senza eccedere nelle dosi (3/4 gocce sono più che sufficienti).
Come tutti gli oli essenziali che derivano dalle conifere, è necessario usare l’olio in “breve” tempo dopo l’apertura. Se lasciato troppo in disparte ad invecchiare (dopo i 15/18 mesi) si ossida facilmente e rischia di diventare irritante anche in piccole dosi a livello cutaneo e il suo profumo cambia, fino a quasi diventare fastidioso.
Un abbraccio!
Elena